293



TESTI: Giovanni Di Gregorio


DISEGNI: Nicola Mari


Dopo il numero 291 torno a parlare di un albo scritto da Giovanni Di Gregorio, questa volta con toni più entusiasti.

Rompiamo gli indugi, GLI ULTIMI IMMORTALI è una buona storia. L'idea alla base ( tratta dalla celebre opera di Oscar Wilde, IL RITRATTO DI DORIAN GRAY ), è piacevole e pienamente conforme alle atmosfere cupe e trasversali del personaggio.

La forte sensazione di abbandono e una filosofia mirata ed efficente nei dialoghi, offrono alla storia quella profondità insita nelle trame dell'old boy.

" C'è chi decide di ammazzare il tempo, il tempo invece servirebbe vivo ", cantava Luciano Ligabue in una celebre canzone di qualche anno fa. Nel leggere quest'albo, i versi di questa canzone, possono tornare in mente più vividi ed efficaci che mai.

La vecchiaia fa paura, una paura difficile da sconfiggere, anche per l'indagatore dell'incubo.

L'unica pecca rimane il finale, le ultime due tavole dove ci viene offerta la solita spiegazione razionale del tutto. La " sospensione dell'incredulità " viene meno, a discapito di una logica sempre più conforme alla realtà.

I mostri veri, quelli tanto amati da Sclavi, sembrano ormai un lontano ricordo degli anni ottanta. L'incubo da indagare, fa sempre meno paura.

0 commenti:

 

Dylan Dogger Design by Insight © 2009